Metodo Montessori per Demenze
Un approccio che rispetta la persona, valorizza le capacità residue e crea relazioni significative.
Quando si parla di Alzheimer e altre forme di demenza, si pensa spesso a ciò che si perde.
Il Metodo Montessori per le demenze, invece, parte da un'altra prospettiva: quella di ciò che resta.
Basato sui principi educativi di Maria Montessori, questo approccio — oggi sempre più riconosciuto anche in ambito geriatrico — si fonda su alcuni concetti chiave:
-
Ambienti strutturati e rassicuranti, in cui ogni oggetto ha un significato e un posto preciso;
-
Attività semplici e significative, pensate per stimolare le capacità residue, non per colmare i vuoti;
-
Promozione dell'autonomia, anche nei piccoli gesti quotidiani;
-
Comunicazione rispettosa e non infantile, che riconosce la dignità e la storia personale di chi si assiste.
Perché lo adottiamo anche noi
Crediamo che ogni persona, anche con una diagnosi di demenza, abbia diritto a:
-
una vita piena di senso, fatta di piccoli gesti e relazioni autentiche;
-
essere coinvolta, non solo assistita;
-
essere vista come persona, non solo come malattia.
Per questo, come A piccoli passi, promuoviamo attività ispirate al Metodo Montessori e formiamo volontari e familiari perché possano riconoscere e valorizzare ciò che c’è, anziché concentrarsi solo su ciò che manca.
​
“Aiutami a fare da solo”, diceva Maria Montessori.
Noi diciamo: “Aiutiamoci a restare umani, insieme.”